Tiziana Occhinegro

 

Riprendere la natura, le sue bontà, i suoi frutti sempre preziosi, significa ritornare al fascino delle cose semplici e autentiche in grado di definire, ieri come oggi, la capacità del saper vivere in simbiosi armonica col proprio ambiente.

 

Tiziana Occhinegro è una delle preziose ricercatrici di uno stile autentico di vita.

 

“Nature morte” vengono definite quelle opere pittoriche che ritraggono oggetti in stato di quiete eloquente, ma ciò che vivifica quegli oggetti e conferisce loro un’anima è l’attenzione soggettiva che l’animo umano riesce a far tradurre guidando una mano leggera e sensitiva.

 

Penetrare nelle dimensioni attraverso forme e posizioni per conferire alle cose quel carattere di appartenenza all’uomo per soddisfare i bisogni del concreto, del genuino, della bontà che sono sempre appartenuti alla nostra terra.

 

Attraverso le forme è possibile identificare come l’artista intende e vuole la natura; attraverso la scelta delle cose intende definire precisi momenti iterativi tra uomo e ambiente; attraverso il colore, dominante il marrone, intende fortemente richiamare l’attenzione alla terra: un referente dal quale la Occhinegro non riesce a scostarsi e nel quale si rifugia per cercare i motivi ispiratori della sua arte che riversa nell’infinito fondamentale proprio della natura del Mezzogiorno.

 

In questo senso ci pare oltremodo interessante l’esperienza della giovane artista manduriana, il cui messaggio è una ulteriore voce autorevole per richiamare a considerare questo nostro negletto, ma prezioso custode di vocazioni, Sud.

 

La sua giovane arte è già presente in preziose collezioni private e pubbliche.